Il contorno occhi è una delle parti del viso che più mostrano il passare del tempo. Piccole rughe, le cosiddette zampe di gallina, la zona sottostante che man mano si svuota per lasciare spazio alle occhiaie e il nostro sguardo che diventa stanco e pesante, togliendo luce e vivacità allo sguardo.
Ci si guarda allo specchio e si vorrebbe tornare indietro nel tempo, con la pelle distesa e tonica, ovunque.
La medicina estetica risolve questi inestetismi grazie al botox e all’acido ialuronico, due sostanze che hanno un effetto riempitivo e distensivo (trovate le info su questi trattamenti qui).
In questi miei trenta anni di attività ho potuto fare e verificare risultati meravigliosi anche se continuo a pensare che la cura costante e continua (non la chiamo prevenzione) già a partire dai 25-30 anni aiutano a rallentare i processi di invecchiamento.
Polinucleotidi: cosa sono e a cosa servono
Sono polimeri e sono costituenti del DNA. Hanno una funzione molto importante: stimolano i fibroblasti (stimolano la produzione di collagene), ne aumentano la vitalità e, di conseguenza, ristrutturano il derma e favoriscono la rigenerazione dei tessuti danneggiati.
Il trattamento con i polinucleotidi è più efficace di altri ma richiede un protocollo più articolato. Si tratta di tre sedute a distanza di tre settimane l’una dall’altra. La prima seduta prevede la somministrazione di un mix composto da acido ialuronico e polinucleotidi.
Dopo tre settimane, si ripete il trattamento che, però prevede una iniezione sottocutanea di soli polinucleotidi. Il trattamento si conclude con una terza seduta che ripete il mix del primo trattamento.
Il risultato è una completa ristrutturazione e rivitalizzazione del derma, l’attenuazione visibile e consistente delle rughe e dei segni di stanchezza.
Contro l’alopecia femminile
Come molti trattamenti di medicina estetica, anche i polinucleotidi non servono solo a rigenerare la pelle bensì anche a curare altre patologie. Una fra tutte l’alopecia femminile che sta diventando un problema sempre più presente. In questo caso il trattamento segue il medesimo protocollo con iniezioni sul cuoio capelluto che agiscono sui bulbi piliferi e sulla loro capacità di produrre capelli.
Se volete saperne di più, vi aspetto in studio.
A presto
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